RS Fragili Orizonti - Arte&BallettO

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FRAGILI ORIZZONTI rassegna stampa
FRAGILI ORIZZONTI IN SCENA
Nell’ambito  della rassegna di danza organizzata dall’Estate Teatrale Veronese in  Corte Mercato Vecchio, si è fatto particolarmente apprezzare il Giovane  Balletto Mediterraneo. La compagnia, nata da un’idea di Mauro de Candia,  artista italiano tra i più apprezzati oggi in Europa, e frutto di un  progetto sviluppato nell’ambito di Fondazione Tersicore (corso di alta  formazione e orientamento professionale sostenuto dal Ministero per i  Beni e le Attività Culturali), offre agli allievi di danza alla soglia  della professione la possibilità di fare concrete esperienze di  palcoscenico. Lo spettacolo presentato, “Fragili orizzonti”, del  coreografo e regista fondatore Mauro de Candia, che ha debuttato con  successo lo scorso luglio nell’ambito dell’ApuliaArteFestival,  ecletticamente si articola in tre quadri di diversa ispirazione. Si apre  con “Miniature”, antologia di immagini varie, nelle quali il gesto  esplora in particolare le possibilità delle articolazioni, da quelle dei  piedi a quelle delle mani, dalle braccia alle dita, dalle spalle al  capo. Possono essere assolo stilizzati, con giochi di contorsioni o di  equilibrio; talora coinvolgenti anche i muscoli in figure complesse e  plastiche, di sapore classico o addirittura aspiranti al volo. C’è  spazio, inoltre, per l’ironia, come nella deliziosa parodia della  ballerina classica, in tutu e pesanti occhiali da vista, greve e  sgraziata, o nel rifare con garbo il verso a memorie di musical. In  “Branco”, su musiche del violinista ungherese Félix Lajkó, il tema  dichiarato è quello del confronto. Dopo un assolo maschile, si scatena  una specie di danza di guerra tra elementi di ambo i sessi, in  un’indagine puntata sulla natura dell’uomo e sulle relazioni  (prevalentemente conflittuali!) che egli instaura con i suoi simili e  con lo spazio. “Femmina”, che chiude lo spettacolo con la partecipazione  straordinaria di Mauro de Candia, su musiche tradizionali pugliesi  precedute dalla internazionale ed emblematica “Bella, ciao”, è un  omaggio alle donne del Sud in particolare, ma non soltanto, con echi e  suggestioni anche di risaie e di mondine.
Franca Barbuggiani, L’ADIGE – 25 agosto 2010
PIACEVOLI “ORIZZONTI” FATTI DI VIVACITA’ E FRESCHEZZA
Fresco,  vivace, ironico e autoironico: il Giovane Balletto Mediterraneo, pur  spezzando lo spettacolo “Fragili Orizzonti” in tre momenti, sa mantenere  un’unità d’intenti e di stile in grado di coinvolgere l’eterogenea  platea di Corte Mercato Vecchio. Turisti, addetti ai lavori, pubblico  estemporaneo e rumori di fondo, s’assorbono e s’annullano nella  coinvolgente e travolgente traduzione della danza, realizzata dal  giovanissimo gruppo guidato dal coreografo Mauro de Candia.
Senza  pudori referenziali e senza remore, i ballerini pugliesi spaziano dal  “moderno” alla tradizione delle danze “del sud” suddividendo in tre  quadri il saggio delle loro sperimentazioni. Entrare nel linguaggio  della danza con la freschezza, a volte acerba e da raffinare, è una  spregiudicatezza che si fa perdonare per l’umiltà, e la dedizione che i  dodici ragazzi dimostrano sul palco.
Il  Giovane Balletto Mediterraneo, versione junior di un progetto più ampio  promosso da de Candia, traduce le aspettative del suo coreografo con lo  specifico stesso della gioventù: vivacità ed effervescenza, due  sostantivi che trasformano la sintassi vista in un testo ora lirico, ora  sanguigno e carnale.
Lirica la lettura del  primo quadro introdotto dallo stesso de Candia. Una poetica ricerca del  centro, della luce, che “sporca” il classico con una gestualità dalle  minime variazioni sul canone: corpo-marionetta che cerca fili, rotture  della linearità del gesto che dicono la fragilità del corpo in balia  della scena.
Dopo gli studi dei singoli sulle musiche di Mozart, Satie, Sibelius, Saint-Saë ns, diverte la parodia di Ciaikovsky fatta con quella spregiudicatezza  che porta un po’ d’aria nuova a certe stucchevoli ripetizioni della  danza moderna. Rischio in cui cade il secondo quadro, affidato alle  musiche energiche di Félix Lajkó. Qui si misura la flessibilità del  corpo, i punti di snodo che, attraversati da vibrazioni musicali,  rischiano l’effetto “pattinaggio artistico”.
Si  cerca la coralità, l’approccio con il ritmo e il tempo dell’altro ma il  controllo e la disciplina devono ancora affinarsi e affiatarsi.
Gradito  invece anche al pubblico l’omaggio al sud dell’ultimo quadro. I  ballerini non lesinano energie e scintille: anche qui le idee non  mancano per re-interpretare con arguzia sia le figure metaforiche  presenti nei brani tradizionali, sia la retorica di una ringiovanita  “Bella ciao”.
Sim. Azz., L’ARENA – 2 agosto 2010
LA DANZA CONTINUA A CONQUISTARE LE PLATEE, NONOSTANTE GLI SPAZI NEGATI
Con  “Fragili Orizzonti”, è sbarcato venerdì scorso al Mengoni di Magione il  GBM, il Giovane Balletto Mediterraneo, voluto e diretto da Mauro de  Candia. Tre tempi carichi di emozioni accese da un talento artistico  sbocciato in Germania ma acclamato in tutta Europa.
A  saldare a giovani talenti italiani l’ingegno del pluripremiato ballerin  e coreografo pugliese, per cinque stagioni solista principale del  Balletto di Hannover, un rivoluzionario intento: offrire un’opportunità  alle nuove leve del balletto. Dall’alto dei suoi ventinove anni ricchi  di esperienze formative e professionali e di opportunità europee quasi  inesistenti in Italia, de Candia non ha parole che per i suoi ragazzi.
E  nonostante l’entusiasmo in sala, e una visibile soddisfazione dipinta  negli sguardi dei giovanissimi ballerini, il fondatore di  Arte&BallettO, l’associazione culturale con sede a Barletta, esprime  qualche rammarico: “Troppi impedimenti ai giovani. Non c’è futuro per  la danza in Italia”.
Fortunatamente il suo  fervente impegno nel promuovere la prima espressione artistica del  genere umano poggia su un presupposto contrario all’inerzia dettata dal  pessimismo. (…) Peccato che per la danza si siano drasticamente ridotti  gli spazi della programmazione culturale.
L’ingiusta  e sempre meno occulta etichetta di arte minore rivela un’insensibilità  artistica rafforzata dalla non conoscenza di alcuni eventi fondamentali  nella storia dell’arte e della cultura europea e mondiale. Come la  grande influenza del Ballet Russes di Serge Diaghilev sulla nascita  dell’arte decò e del fauvismo.
E non è forse un caso che nei tre  tempi proposti, scanditi da tre stili coreografici, appaiano in “Fragili  Orizzonti” quadri futuristi.
Al centro una  fisicità rinascimentale. Leggerezza in equilibrio con un forte  ancoraggio alla materia e al corpo, principio minimo e massimo, dimore e  racconto dell’essere. Suggestioni che si alternano a velocità e  dinamismo, forse ispirate a quelle “nuove percezioni costruttiviste”  offerte dagli scatti di Alexander Rodchenko nella Mosca degli anni ’20.
L’ultimo  tempo, “Femmina” è un omaggio alla cultura popolare. Il femminile è  protagonista di una vita contadina mediterranea animata dai contrasti.
Espressioni  corali e individualità prorompenti. Tenere ingenuità e forte  temperamento. Li tiene insieme la danza, volano di conoscenze svincolate  da ogni contesto narrativo.
Isabella Rossi, UMBRIALEFT.IT – 17 febbraio 2010
FRAGILI ORRIZZONTI A PASSO DI DANZA – Sul palco la nuova creazione del coreografo Mauro de Candia.
Il  Giovane Balletto Mediterraneo presenta per la prima volta in Umbria  Fragili Orizzonti la nuova creazione del pluripremiato coreografo  pugliese Mauro de Candia, una delle personalità più originali della  nuova generazione italiana in Europa.
La compagnia nata con la  volontà di fermare l’esodo dei talenti dal Sud dell’Italia, rappresenta  una tappa importante nella carriera dell’artista che, dopo essersi  affermato come danzatore fino a ricoprire i ruoli principali in  importanti compagnie europee, sta ora riscuotendo unanimi consensi come  coreografo.
La serata si compone di tre tempi: in apertura  Miniature, offre uno sguardo fresco, informale, un’immerisione in un  mondo fatto d’immagini intime, astratte, oniriche e a volte tinte  d’umorismo.
Le note travolgenti del violinista ungherese Felix  Lajkò ispirano la pièce centrale della serata, Branco. In essa il  termine “confronto” è la chiave della creazione.
Conclude il  programma Femmina, omaggio ai colori del Sud e alle donne,  intramontabili ed enigmatiche figure della nostra cultura popolare.
CORRIERE DELL’UMBRIA – 12 febbraio 2010
 
AL TEATRO MENGONI DI MAGIONE IL GIOVANE BALLETTO  MEDITERRANEO – Per la prima volta in Umbria presenta “Fragili Orizzonti”  del coreografo de Candia.
Debuttato con successo lo scorso luglio  Fragili Orizzonti sfodera un ventaglio di colori e sfumature tipiche  del suo coreografo-fondatore, puntando sulla varietà degli accenti  musicali e dello stile coreografico, con musiche di Mozart, Sibelius,  Saint-Saens, Vivaldi, Tchajkovsky, Max Raabe e tradizionali pugliesi.
UMBRIA 7 GIORNI – Febbraio 2010
 
EMOZIONI IN DANZA – Ad ArgoJazz arriva il Giovane Balletto Mediterraneo
Pisticci  – Fresco di debutto, arriva nell’ambito del cartellone della sesta  edizione dell’ArgoJazz, il Giovane Balletto Mediterraneo. Trampolino di  lancio per talenti del Sud Italia, l’ensemble è diretto dal noto  danzatore e coreografo barlettano Mauro de Candia. Una compagnia che è  stata da subito definita dalla stampa internazionale “la perla del  meridione”. Il programma che il Giovane Balletto Mediterraneo presenterà  all’Agave Teatro degli Argonauti si intitola Fragili Orizzonti e  prevede una serie di lavori tutti creati espressamente per i ragazzi  della compagnia da de Candia. Desueto sarà il solo La Morte del Cigno,  ripensato da Mauro de Candia in versione maschile. A danzarlo  l’eccellente Daniele Delvecchio, recentemente nominato “danzatore del  futuro” dalla rivista londinese Dance Europe.
In  prima assoluta per ArgoJazz verranno proposte le creazioni Valse Triste  e il Bolero, quest’ultimo lontano dai cliché spagnoli, condurrà lo  spettatore all’interno di una insolita festa di compleanno. Conclude il  programma la pièce Femmina, omaggio ai colori del Sud e alle donne.


 
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